Prima scompaio e trascuro il blog per mesi, poi riappaio con una ricetta dal titolo lunghissimo: non si fa così, lo so!
L’occasione per riprendere in mano il trascurato blog, mi viene da Aaron Burni dell’azienda Pastificio Barone, che mi offre una collaborazione proponendomi di cucinare la loro pasta all’uovo. Mi invia quindi dei ravioli ripieni di porro, ricotta e arancia fatti a mano e da qui nasce questa ricetta.
Per la fonduta di formaggio di fossa ho usato un acquisto che avevo fatto in occasione di un pranzo a La Subida, ristorante di Cormons che adoro e che seleziona degli ottimi prodotti come aceto, miele e questo formaggio di fossa di Sirk di cui faccio regolarmente scorta , ma che voi potrete sostituire con del parmigiano.
RAVIOLI DI PORRO E ARANCIA SU LETTO DI PATATE E FONDUTA
Ingredienti per 4 persone
500 g di ravioli ripieni di porro e arancia Barone (12 tortelloni)
4 patate di media grandezza
350 g di brodo vegetale+1/2 bicchiere per spadellare i ravioli
120 g circa di formaggio di fossa
250 g di crema di latte o latte intero
zafferano in pistilli
germogli di porro
1 anice stellato+ 1/2 cucchiaino pepe di sichuan in grani,
olio extravergine di oliva, sale q.b.
Procedimento:
Mettete a bollire le patate pelate e tagliate in 4 pezzi nel brodo vegetale in ebollizione profumato con anice stellato e pepe di Sichuan in grani. Appena le patate sono cotte, togliete le spezie e riducete in crema con un frullatore ad immersione. Regolate di sale e tenete in caldo la salsa che dovrà risultare consistente ma cremosa e non troppo soda.
Ponete sul fuoco l’acqua per la cottura dei ravioli, nel frattempo in un pentolino mettete a scaldare la crema di latte o il latte intero che vi servirà per la fonduta. (la crema di latte sarebbe l’ideale, ma se volete ridurre l’apporto calorico, potete usare del latte intero)
Grattugiate il formaggio di fossa e appena il latte è intiepidito alla temperatura di 40°, versate fuori dal fuoco il formaggio e girate fino a formare una fonduta. Potete aiutarvi con il frullatore ad immersione, l’importante è che rimanga fluida e calda così da non doverla mettere a scaldare sulla fiamma: l’ideale è tenerla in un leggero bagnomaria.
Appena l’acqua bolle, salatela e versate i ravioli che lascerete cucinare per 5 minuti, quindi scolateli e trasferiteli in una padella in cui avrete versato 2 cucchiai di olio di oliva evo e il brodo che avevate tenuto da parte. Mantecateli per un paio di minuti.
Preparate i piatti adagiando sul fondo la crema di patate caldissima, i ravioli mantecati, la fonduta molto calda ( la mia nel tempo di scattare la foto si era un po’ freddata!), e decorate con zafferano in pistilli sciolti in mezzo cucchiaio di acqua di cottura e con germogli di porro.
Adesso non resta che goderveli, vi faranno impazzire!