Torno dal un lungo periodo di assenza – di mezzo le festività natalizie con conseguenti abbuffate – per proporvi una deliziosa crema di topinambur, semplice da preparare e non esagerata nell’apporto calorico.
Il topinambur detto anche ” carciofo di Gerusalemme “, è un tubero col sapore a metà tra il carciofo e la patata ed è privo di glutine e quindi adatto per la dieta dei celiaci. E’ indicato per chi soffre di diabete perché ha la proprietà di abbassare il livello di assorbimento da parte dell’intestino degli zuccheri e del colesterolo. Inoltre è ricco di vitamina A e B. Va pelato prima di essere cotto, oppure se biologico e lo userete fritto a rondelle sottili oppure arrosto in forno, è sufficiente spazzolarlo con cura.
La ricetta è pubblicata nel libro Nopi di Yotam Ottolenghi e Ramael Scully – sapete che adoro quel genere di cucina con i suoi abbinamenti mediterranei e speziati – ho apportato giusto qualche piccola modifica per adattare la ricetta agli ingredienti a disposizione.
Collaboro in questa occasione con il Progetto Fruit24 ; un’iniziativa che vuole informare il consumatore sull’importanza e la piacevolezza di introdurre frutta e verdura nella dieta quotidiana, suggerendo menu legati alle stagioni e ai diversi momenti della giornata. (Qui vedete la ricetta pubblicata: http://www.fruit24.it/dal-blog-saporita-zuppa-di-topinambur-con-pesto-di-spinaci-e-nocciole/ )
Vi consiglio vivamente di provare questa vellutata, è deliziosa, adatta alla stagione invernale e un vero comfort food per le vostre serate fredde.
Ingredienti per 6 persone
Crema topinambur
4 cucchiaio olio di oliva extravergine
2 scalogni tagliati sottilmente
1 porro, solo la parte bianca tagliata a fettine
1 kg di topinambur pelato e tagliato a fettine
150 gr di marsala ( oppure 250 gr di vino bianco secco, che io non avevo…)
500 ml di latte intero
700 ml di brodo vegetale
sale , pepe
Pesto di spinaci e nocciole
100 gr nocciole pelate di buonissima qualità
2 cucchiai di olio evo, più quello che serve per servire
2 piccoli spicchi di aglio
60 gr di spinacini
la scorza di 1 limone grattugiata
1 cucchiaino di aceto balsamico
peperoncino se lo gradite
Preriscaldate il forno modalità ventilata a 140 gradi.
Preparate il pesto. Spargete le nocciole in una teglia e farle tostare per 15 minuti controllando che non si brucino.Lasciatele raffreddare e tritatele grossolanamente. Lasciatene da parte 40 grammi e mettete i restanti 60 gr nel frullatore insieme agli altri ingredienti per il pesto quindi aggiungete il sale. Incorporate 3/4 cucchiai di acqua e frullate finché si forma un composto uniforme e liquido. Mettetelo da parte.
Unite l’olio di oliva in una pentola grande e bassa agli scalogni e al porro e fate andare a fuoco medio alto per tre minuti. Aggiungete il topinambur e fate insaporire unendo il sale. Lasciate caramellare cuocendo il tutto per poco più di 10 minuti, fate attenzione che non bruci, e appena sentite il topinambur un po’ ammorbidito, sfumate col marsala o con il vino ( il marsala ci sta magnificamente, è aromatico al punto giusto e spezza la mancanza di toni acidi del topinambur), fate sbollire e cuocete a fuoco medio per 3-4 minuti finché il tutto si riduce di 1/4. Aggiungete il latte e il brodo ( vietatissimo il dado) e portate a bollore. Lasciate sobbollire a fuoco medio per 50 minuti, mescolando per impedire che attacchi alla pentola e lasciate ammorbidire il topinambur finché sarà ben cotto. Togliete dal fuoco e frullate per ottenere un composto cremoso, aggiungendo un po’ di brodo se necessario e se preferite una consistenza più vellutata passate al setaccio.
Distribuire la zuppa nelle ciotole e condite con il pesto di spinaci e le rimanenti nocciole tostate lasciate da parte e le zeste di limone. Aggiungete un filo di olio evo, una macinata di pepe nero e provatela come ho fatto io, con qualche puntina di riduzione al Marsala.
Godetevela e non dimenticate di consumare verdura e frutta in abbondanza!
Grazie per le foto a Marina Raccar, amica e fotografa speciale, con la quale condivido la passione per la luce, gli oggetti e la bellezza in genere. E’ sempre un gran privilegio trascorrere una mattinata con lei e vederla scattare.
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