Chi mi conosce sa quanto io ami la cucina medio orientale. Non a caso il mio chef del cuore è Yotam Ottolenghi,
Sì, proprio tra babe detto alla triestina, e mentre cercavo un appiglio scientifico per raccontarvi dell’etimologia del nome, in rete trovo questo Piccolo Vocabolario di Triestino Italiano http://www.atrieste.eu/Pdf/VocabolarioTS.pdf che pubblica il seguente elenco:
Bàba s.f. Donna.
Babàr v. Chiacchierare; spettegolare.
Babàza s.f. Spregiativo per donna, donnaccia.
Babèzo s.f. Pettegolezzo.
Babòn s.f. Donna dalle forme prorompenti.
Ora, se sia nata prima la baba -donna- o il babàr –lo spettegolare-, a me non è chiaro, al proposito attendo interventi e delucidazioni, ma l’invito all’aperitivo mi è arrivato proprio così: vieni ad un’aperitivo tra babe.
Questa ricetta è un delizioso riadattamento del tipico inizio pasto libanese – dettagliatamente descritto da Yotam Ottolenghi e Sami Tamimi nel libro Jerusalem -, ma in questo caso servito con la carne di manzo anziché con l’agnello. Se avete a disposizione carne di agnello (loro usano il collo), non esitate a provarlo nella versione originale.
Dovrete procurarvi delle fettine sottili di noce di manzo, a Roma si troveranno facilmente perchè gli straccetti con la rughetta (rucola) oppure con i carciofi sono un piatto tipico, altrimenti basterà procurarsi della carne da carpaccio e stracciarla in modo irregolare con le forbici da cucina oppure con le mani in modo che in cottura si arriccioli un po’.